Ultimi articoli del blog

  • Lo stile industriale: dai capannoni industriali anni ‘50 ai loft chic dei nostri 30/01/2020
  • Lo stile classico-moderno tra influenze del passato e gusto moderno 24/01/2020
  • Minimalismo tra arte e interior design 16/01/2020
  • Uno sguardo al passato dal sapore romantico: lo shabby chic style 18/12/2019
  • La vostra casa in stile etnico: un mix di magia, equilibrio ed eleganza 11/12/2019
  • La semplicità e il calore dello stile scandinavo nella propria abitazione 04/12/2019
  • Arredare la casa in stile boho chic: consigli utili per abbinamenti impeccabili 05/08/2019
Minimalismo tra arte e interior design
16/01/20

Minimalismo tra arte e interior design

come arredare in stile minimale

come arredare in stile minimale

come arredare in stile minimale

come arredare in stile minimale

Lo stile minimal inizia a imporsi nelle case degli occidentali a partire dagli anni '60. L’origine risiede  nella Minimal Art, la principale corrente artistica del periodo che mirava a ridurre la realtà in semplici forme geometriche.

Il termine venne coniato per la prima volta nel 1965 da un filosofo inglese, Richard Wollheim, che descrisse della nuova tendenza artistica in un suo articolo intitolato, appunto, Minimal Art, sulla rivista Arts Magazine. Dalla corrente artistica si passò rapidamente al mondo della progettazione e del design. Come nell'arte anche l'architettura e l'interior design mirano all'essenziale e alla pulizia eliminando ogni forma di eccesso per focalizzarsi su ciò che conta veramente.

Lo stile minimal è essenzialmente un concetto più che un vero e proprio stile e se pensate che l'abitazione arredata seguendo questi principi sia fredda e semplificata possiamo assicuravi che non è così: chi sceglie questo stile non vuole promuovere una casa povera e spoglia ma un'idea di essenziale che risalta l'architettura e i pezzi di arredo scelti accuratamente.

Ciò che salta maggiormente all’occhio entrando in una casa minimale sono soprattutto le linee e le forme semplici e geometriche, mentre la luce gioca un ruolo fondamentale ed è progettata come un vero e proprio oggetto. I colori usati sono neutri e sobri e ogni materiale scelto per rivestimenti, arredi e complementi, così come anche la forma, è studiato nel minimo dettaglio. Inoltre tutto deve occupare il minimo ingombro nello spazio riducendo all'essenziale ogni cosa. Gli ambienti minimal appaiono più grandi rispetto agli altri ambienti pensati in altri stile proprio perché hanno pochi arredi essenziali e lineari in cui la luce diventa protagonista della scena.

Essenzialità e purezza nella casa minimale

Naturalmente il bianco è sinonimo di minimale ed è il colore principale per esaltare uno spazio privo di ostacoli visivi, per non distrarre e impegnare la mente di chi soggiorna in questa abitazione. Ma certamente lo spazio minimal si esalta anche con altre tonalità tenui, soprattutto tendenti al grigio o che ricordano la terra o la sabbia, dal beige all'ocra al marrone.

Oppure tonalità più decise grazie alla presenza di dettagli come cuscini, tende o un'applique a parete, che contrastano fortemente con il bianco o il grigio dando carattere alla propria abitazione.

I materiali dello stile minimal rispecchiano il concept di essenzialità e pulizia e solitamente si mira all'utilizzo di materiali di produzione industriale o ispirati all'innovazione. In particolare tali materiali devono essere facili da pulire e molto resistenti e queste caratteristiche si possono raggiungere tramite un accurato trattamento superficiale ottenibile in fase di produzione. Inoltre devono fornire il senso di continuità, uniformità e purezza. Per questo si predilige la resina e il cemento o altri materiali privi di pattern per i pavimenti, le finiture laccate per gli arredi, il metallo per gli elettrodomestici, il vetro per le superfici di appoggio dei tavoli, la pelle per i rivestimenti.

Lo stile minimal prevede un numero esiguo di arredi, solo gli essenziali senza eccedere, ma  posizionati in maniera organizzata. Gli arredi al centro della stanza sono accettati solo se viviamo in un open space o loft, altrimenti si preferisce sistemarli lungo le pareti o sospesi da terra. Osservando l'ambiente si nota subito che è suddiviso in pochi blocchi squadrati, leggeri e indipendenti gli uni dagli altri.

Il bagno minimal: eleganza e semplicità

Focalizziamoci ora sulla sala da bagno: anche quest’ultima segue le regole dello stile minimale, valide in tutto il resto della casa. Il bagno deve essere un ambiente armonioso e ordinato, con colori tenui tendenti al bianco, al grigio, al beige perfettamente accostati. Non sono graditi pattern e colori, ma si preferiscono toni neutri e uniformi.

Per i rivestimenti meglio scegliere piastrelle in gres di grande formato o meglio ancora resine, microcementi o marmi per un progetto maggiormente di pregio, con sfumature di bianchi e grigi. Sono le regole base per ottenere un bagno elegante, moderno ed essenziale.

Anche gli arredi non son da meno nel seguire queste linee guida: i mobili bagno sono preferibili con gole per l’apertura anziché maniglie o pomelli per non rovinare la perfezione dei volumi, gli specchi sono senza cornici e con luce integrata, il piatto doccia scompare e il pavimento stesso diventa il piatto per dare maggiore uniformità alla superficie orizzontale, il lavabo è integrato al mobile bagno oppure è caratterizzato da linee semplicissime.

I box doccia non devono risaltare, quindi possono essere costituiti da una sola lastra di vetro o di cristallo senza struttura metallica, senza maniglia né profili per darle maggior aspetto diafano. Per gli amanti della vasca si può scegliere sia un modello ad incasso che un modello libero: in quest’ultimo caso si consigliano vasche lineari e semplici che non catturino tutta l’attenzione su di sé. Infine, per quanto riguarda i sanitari devono essere semplici e assolutamente sospesi.

Le pareti sono spoglie e gli oggetti devono essere pochissimi, solo quelli strettamente necessari. Quelli presenti non devono risaltare per forma o per colore ma mimetizzarsi con tutto l’ambiente. Meglio se la rubinetteria è incassata a parete, così come portasalviette e portasaponi devono avere forme lineari e semplici.

Non sono da meno gli apparecchi illuminotecnici: niente lampadari sospesi in vetro di murano! Solo faretti incassati o lampade stilizzate dalle semplici forme geometriche. Anche in questo campo: meno si nota l’apparecchio e più facilmente si raggiungono i dettami del concept minimale.